Ristampa dell’avvincente opera autobiografica scritta dallo scultore Giovanni Duprè e pubblicata per la prima volta nel 1879 a Firenze col titolo Pensieri sull’Arte e Ricordi autobiografici.
Giovanni Duprè fu docente di “perfezionamento” presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Ebbe fra i suoi committenti più illustri e affezionati il Granduca di Toscana Leopoldo II; e poi, nel neonato Regno d’Italia, nella cui prima capitale realizzò il colossale monumento a Cavour, fu membro del Consiglio Superiore di Belle Arti presso il Ministero della Pubblica Istruzione.
Il suo primo capolavoro, l’Abele morente (1842), conservato nella sua versione in marmo presso il Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo e nella versione in bronzo a Palazzo Pitti a Firenze insieme a molte altre sue opere, ottenne la Medaglia d’Oro di Prima Classe all’Esposizione Universale del 1855, a Parigi. Dodici anni dopo, nel 1867, ancora a Parigi, ad una successiva Esposizione Universale, Giovanni Duprè fu premiato con la Gran Medaglia d’Onore per la famosa e straordinaria opera della Pietà, un gruppo in marmo realizzato per la Cappella Bichi Ruspoli, collocata presso il Cimitero dell’Arciconfraternita della Misericordia a Siena, dove si trova ancora oggi.
Il viaggio autobiografico ripercorso per i lettori da Giovanni Duprè attraverso i suoi ricordi è letteralmente dominato ed anche illuminato dalla commovente immagine di un bambino poverissimo, avviato a svolgere come il babbo il mestiere d’intagliatore; un ragazzino tormentato e animato, fin dalla più tenera età, da un desiderio che non riusciva “né a frenare né ad appagare”, quello cioè d’intraprendere lo studio della figura fino ad arrivare a scolpire in marmo. Quel bambino, che s’incontra all’inizio dell’opera, descritto con freschi e svelti tratti spontanei, i cui sentimenti sono delineati con commovente efficacia, rimane nell’animo del lettore per l’intero percorso di questo libro, che si rivela nel suo complesso amabile, coinvolgente e soprattutto utile per chiunque voglia intraprendere la via dell’arte o anche per chi, più semplicemente, ami prendere confidenza con l’opera d’arte in generale.
Il libro, che ha conosciuto in più di centotrent’anni due edizioni (ancora vivente Giovanni Duprè) e oltre 40 ristampe, esce oggi liberato dai refusi depositatisi nel corso del tempo e da una serie di errati posizionamenti di paragrafi presenti fin dalla prima edizione. La ristampa esce con il patrocinio della Fondazione Amalia Ciardi Duprè, ente che cura, tra l’altro, anche un Museo d’Arte in via degli Artisti n. 54r a Firenze; il Museo ingloba anche lo studio-laboratorio della scultrice fiorentina Amalia Ciardi Duprè, pronipote dell’autore del libro e autrice della presentazione della ristampa pubblicata dal Valico Edizioni.